Condividere glossari per la simultanea per un team di cabina vincente

Quando ci si appresta a lavorare in cabina per un interpretariato simultaneo, in genere si lavora in team, con almeno un* altr* collega e tendenzialmente ci si prepara collaborando ognuno dal proprio ufficio o sede (o salotto, camera da letto, studio, etc. più verosimilmente).

Innanzitutto partiamo dall’assunto che il/la buon/a “concabino/a” condivida il proprio glossario dagli albori della preparazione di un determinato incarico di interpretariato di simultanea (o consecutiva). Perché, come potrete immaginare o come saprete già sulla base della vostra esperienza, esistono anche colleghi che non condividono un bel niente, nemmeno uno straccio di foglio di riciclo con dietro la prova di allineamento della stampante per fare prompting.

Diamo per scontato, pertanto, che ci sia un buon rapporto di fiducia fra colleghi e che questi siano quindi disposti a condividere il proprio lavoro preparatorio, che nella maggior parte dei casi coincide con la redazione di un glossario di termini specifici di un argomento o settore.

Nella maggior parte dei casi ci si scambia un file di testo con una tabella e varie colonne (a seconda delle lingue) oppure un foglio di calcolo, sempre per il discorso delle parole incolonnate per lingua e solitamente in ordine alfabetico. Questo sistema è abbastanza pratico, ma nel momento in cui si comincia a lavorare in due su due file separati, il problema è poi l’unione, la fusione dei due glossari in un unico file: doppioni, ripetizioni, indecisione sulla scelta di un termine, ecc.

Ci sono invece altre due opzioni di condivisione interessanti: la prima è GoogleDrive (o Dropbox o qualsiasi sistema basato su Cloud o server), la seconda è la condivisione con programmi di gestione glossari (nel mio caso Interplex, che ha da poco aggiunto questa funzionalità).

Fra le due preferisco la prima, perché semplice ma efficace, e permette a più utenti di lavorare in tempo reale allo stesso file senza sovrapposizioni. Basta creare un foglio di calcolo in Google Drive e condividerlo con eventual* colleg* usando la funzione “share” e inserendo l’indirizzo email del destinatraio. Non importa se l’account sia Google o altro, funziona lo stesso, basta acconsentire alle modifiche da parte dell’utente indicato. In questo modo, come detto, è possibile lavorare in due o più persone contemporaneamente allo stesso file evitando ritardi, doppioni, copia/incolla o perdite di tempo. Si possono inoltre visuaizzare tutte le modifiche in tempo reale: viene evidenziata la casella su cui il/la collega ha posizionato il cursore in modo da evitare sovrapposizioni.

Con Interplex è possibile condividere glossari dall’App mobile (interplex: pocket edition) scorrendo verso sinistra sul glossario in questione, tuttavia una volta condiviso il singolo glossario, il principio è identico all’invio del singolo file, ognuno lavora al suo ed è necessario scambiarsi nuovamente i file una volta aggiornati, ampliati, modificati.

Anche utilizzando GDrive ci sono però dei limiti, rispetto ai software gestionali come Interplex o altri: se si lavora online per redigere il glossario e poi lo si vuole consultare con Interplex o simili durante il lavoro, è necessario scaricare il foglio di lavoro da internet e importarlo nel software, il che rende macchinoso il tutto.

Se, invece, si consulta direttamente su GDrive, l’unico elemento discriminante è la connessione internet: se è assente, non è possibile consultare né modificare alcunché. Se è lenta, la consultazione dei termini nel glossario online non sarà fluida e veloce come in Interplex o simili.

Devo dire che ultimamente uso molto la condivisione online con GDrive, la trovo molto più utile e collaborativa.

Che ne pensate?

Beh, non resta che provare…!
E fatemi sapere quali sono i vostri metodi preferiti di condivisione, se volete!

S.

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Translator & Interpreter